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  • Immagine del redattoreRoberta Bianchessi

Da leggere! Non lo lascerete fino all'ultima pagina


Devo ammettere che di solito sono scettica per le critiche riportate in quarta di copertina, nella maggior parte dei casi sono rimasta delusa quando ho chiuso il libro e la storia è terminata (difficilmente chiudo un libro senza finirlo :D deve proprio non piacermi).

Mi sono ricreduta!

La storia inizia da metà dei fatti narrati, con flashback che si alternano al momento presente.








Irina ha vissuto da grande anche essendo piccola (partiamo dai 3 anni fino all'epoca attuale), ha avuto (o meglio NON AVUTO) un'infanzia, è stata abbandonata da entrambi i genitori alle cure di una nonna assente all'età di 6anni per poi ritrovarsi catapultata a New York con una valigia, una borsa di tela e quanto raccimolato prima di abbandonare anche lei (e nel corso della storia capirete perchè).

Approdata a New York si trova un lavoro e una "famiglia" di ragazze con cui lavoro fino a quando... si sveglia e si ritrova in un luogo sconosciuto, chiamato Il Giardino, dove altre ragazze sono "ospiti" del Giardiniere, un'amante delle farfalle e dell'amore.

Troviamo Irina snocciolare le vicissitudine di cui è stata oggetto, assieme ad altre Farfalle, fino alla loro liberazione.

Tra terrore, soprusi, amicizie che iniziano e finiscono, amori malati e un pizzico di follia, tutta la trama si dipana pagina dopo pagina, impedendoti di staccare gli occhi dalle parole desiderosa di sapere cosa accade la pagina dopo. Una fitta ragnatela di menzogne, di violenza, di abbandono e di disperazione costellano la storia di questa Farfalla, che caparbiamente si immola per tutelare le compagne, subendo maltrattamenti ed angherie, portandosi il peso del loro dolore sulle spalle.

Magistralmente scritto e delicatamente perverso, macchiato di una sottile psicologia che lega ogni stato d'animo, lasciando salire in superficie la solitudine di una bambina cresciuta da sola.


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